AbuSimbel MotoRaid: Riassumendo...

14 mila chilometri percorsi;
10 paesi attraversati;
3 continenti toccati;
40 giorni di viaggio;
un uomo;
una donna;
due ruote;
un forte spirito di avventura,
sono questi gli ingredienti di quella che si è trasformata in un'avventura motociclistica con la A maiuscola.
Dall'Italia ad AbuSimbel e ritorno...

Dopo aver attraversato tutto d'un fiato i paesi dell'Europa dell'est siamo arrivati in Turchia, dove le “vasche di cotone” di Pamukkale ci hanno accolto in tutto il loro splendore, persino più belle di quanto ci ricordavamo ma, solo dopo aver visitato il magnifico teatro romano di Aspendos, possiamo lasciare la Turchia per immergerci nelle affascinanti atmosfere mediorientali di Siria e Giordania. Le pratiche doganali dei due paesi ci sembrano piuttosto impegnative, ma nulla al confronto di ciò che ci attenderà alla dogana egiziana., ma per fortuna lo scopriremo solo più tardi...
Sin da subito saggiamo la totale anarchia che vige sulle strade siriane. Finché ci si mantiene sulle strade principali la situazione è quasi normale, ma non appena si decide di abbandonarle la faccenda si complica, a parte la mancanza assoluta di indicazioni, muli, motorini, macchine e camion circolano a piacere in ogni senso di marcia, strade a due corsie si trasformano a seconda delle necessità in vie a quattro e più sensi di marcia.
Questo è il prezzo da pagare per poter scoprire luoghi indimenticabili come Apamea con il suo colonnato, il Krak des chevaliers, l'antica città di Palmira, le norie di Hama e la magnifica Damasco, per non parlare poi dell'incredibile senso di ospitalità dei siriani.
Attraversiamo la frontiera tra Siria e Giordania pieni di entusiasmo perchè sappiamo che al di là del confine ci attende la depressione più profonda della terra, il Mar Morto, la magnifica quanto spettacolare “Strada dei Re”, e poi la “Desert Hwy” che ci condurrà alla mitica “città rosa” di Petra, la città di Indiana Jones.
Un bagno “galleggiante” nelle acque salate del Mar Morto è un'esperienza che almeno una volta nella vita bisogna provare, una sensazione indescrivibile circondati da un'atmosfera altrettanto inafferrabile.
Anche lo spettacolo di Petra di notte si trasforma in un'esperienza che va a depositarsi tra i ricordi che non si vogliono assolutamente dimenticare.
Ma ancora non sapevamo che il meglio dovesse ancora venire...
Dopo la “dura” esperienza della dogana egiziana, un circolo infernale che ti avvolge nelle sue maglie e finchè non ti ha sfinito non ti molla, ecco presentarsi davanti ai nostri occhi le straordinarie piramidi della piana di Giza.
Non ci vogliono far entrare con la moto, ci vogliono più di due ore per convincere gli uomini della sicurezza a farci passare. Noi non siamo terroristi, vogliamo solo riscuotere la ricompensa alle nostre “fatiche”, vogliamo solo immortalare questi momenti straordinari. In fin dei conti una foto davanti alle piramidi ce la siamo guadagnata.
Descrivere l'emozione che abbiamo provato una volta giunti ai piedi della sfinge è quasi impossibile...
Lasciamo il Cairo con le prime luci dell'alba e affrontiamo uno degli itinerari più impegnativi del viaggio, l'attraversamento prima del Desero Nero e poi di quello Bianco,seguiamo l'unica via che collega le Oasi del Deserto Occidentale egiziano. Scenari mozzafiato, in cui la maestosità della natura prende il sopravvento. Centinaia di chilometri in cui l'unico suono che si sente è quello del vento e del motore che ormai pare essersi adattato al caldo soffocante e a quello strano liquido che buttiamo dentro al serbatoio.
Arriviamo a Luxor con le luci del tramonto, le giornate si accorciano sempre più, alle 5 del pomeriggio è già notte. L'antica Tebe ci accoglie sotto le luci di una luna piena straordinaria, così avvolti da un'atmosfera surreale visitiamo di notte il suo magnifico tempio.
Dopo aver visitato l'imponente tempio di Karnak lasciamo Luxor, seguiamo la Valle del Nilo fino ad Assuan. E' da qui che parte la lunga lingua di asfalto che attraverso il deserto conduce al piccolo villaggio di Abu Simbel, a circa venti chilometri dal confine con il Sudan. E' qui, che avviene il nostro giro di boa, è qui che riprendiamo la nostra strada di ritorno verso l'Italia.





Dopo le fatiche per raggiungere la Piana di Giza... ci siamo permessi anche il lusso di prendere in giro le "mitiche piramidi"...
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Piramide Simpatia from cecca on Vimeo.

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Alla prossima Grande Avventura motociclistica by Ceccavventure

Rosanna e Fabrizio



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