Esiste in Tunisia un itinerario stupendo che si snoda tra le montagne, un itinerario che custodisce il fascino della "Storia" insieme alla straordinaria bellezza degli scenari naturali che caratterizzano l'area in cui si inserisce, racchiusa tra le Oasi di Montagna e le Gole di Selja. E' la mitica "Pista" fatta costruire dal generale Rommel, la "Volpe del deserto", durante la Seconda Guerra Mondiale per sfuggire all'accerchiamento degli Alleati.
Per godere appieno dei suoi straordinari panorami consigliamo di percorrere la pista, o nelle prime ore del mattino o al tramonto, partendo da Nord e scendendo verso Sud...
Quindi noi abbiamo deciso di imboccare la pista da Redeyef...
Abbiamo le precise coordinate GPS LAT/LONG (WGS 84) inizio pista N34 22.251 E8 09.919 fine pista N34 18.446 E8 10.134... le seguiamo ma c'è qualcosa che non va, le coordinate del GPS ci dicono di percorrere una piccola stradina che si perde all'interno di una discarica, incontriamo un trattore che ha appena finito di scaricare rifiuti, quà e là dai cumuli di immondizia si innalzano grigie nubi di fumo... No, non è possibile, abbiamo sbagliato... Decidiamo comunque di proseguire fidandoci della tecnologia e dopo qualche centinaio di metri di ripida salita veniamo ripagati, dopo una curva, ci lasciamo alle spalle quel girone dantesco e ci troviamo catapultati in un vero e proprio paradiso...
Ci troviamo sul costone di una montagna che offre un panorama mozzafiato sulla pianura sottostante, ammiriamo dall'alto l'immensità del Chott, saremmo pronti a scommetere che se non ci fosse foschia, oltre al Chott el-jerid si potrebbe arrivare a scorgere persino Tozeur.
L'itinerario si snoda attraverso la montagna, tratti sterrati si alternano a tratti il cui fondo è costituito da lastroni di cemento, arriviamo ad un punto in cui un ponte è parzialmente crollato, ma la carreggiata è comunque sufficientemente ampia da permettere il passaggio.
Un alternarsi di falesia, di scorci sulla montagna dalla mille sfumature cromatiche, di cartoline stupende sulla pianura, il cinguettio degli uccelli che si mescola al fischio del vento, l'immensa solitudine, la maestosità della natura... Percorriamo dei tratti in cui il fondo diventa impegnativo, ma con la dovuta attenzione non ci sono problemi, è solo alla fine del percorso, arrivati sulla pianura, troviamo un pò di sabbia molle, che superiamo senza difficoltà anche se in due, e poi imbocchiamo il "pistone" che porta a Segdud e da cui si gode una cartolina sulle montagne, e rimaniamo sbalorditi da tanta bellezza.
Tutto questo è la magnifica Pista Rommel...
Per godere appieno dei suoi straordinari panorami consigliamo di percorrere la pista, o nelle prime ore del mattino o al tramonto, partendo da Nord e scendendo verso Sud...
Quindi noi abbiamo deciso di imboccare la pista da Redeyef...
Abbiamo le precise coordinate GPS LAT/LONG (WGS 84) inizio pista N34 22.251 E8 09.919 fine pista N34 18.446 E8 10.134... le seguiamo ma c'è qualcosa che non va, le coordinate del GPS ci dicono di percorrere una piccola stradina che si perde all'interno di una discarica, incontriamo un trattore che ha appena finito di scaricare rifiuti, quà e là dai cumuli di immondizia si innalzano grigie nubi di fumo... No, non è possibile, abbiamo sbagliato... Decidiamo comunque di proseguire fidandoci della tecnologia e dopo qualche centinaio di metri di ripida salita veniamo ripagati, dopo una curva, ci lasciamo alle spalle quel girone dantesco e ci troviamo catapultati in un vero e proprio paradiso...
Ci troviamo sul costone di una montagna che offre un panorama mozzafiato sulla pianura sottostante, ammiriamo dall'alto l'immensità del Chott, saremmo pronti a scommetere che se non ci fosse foschia, oltre al Chott el-jerid si potrebbe arrivare a scorgere persino Tozeur.
L'itinerario si snoda attraverso la montagna, tratti sterrati si alternano a tratti il cui fondo è costituito da lastroni di cemento, arriviamo ad un punto in cui un ponte è parzialmente crollato, ma la carreggiata è comunque sufficientemente ampia da permettere il passaggio.
Un alternarsi di falesia, di scorci sulla montagna dalla mille sfumature cromatiche, di cartoline stupende sulla pianura, il cinguettio degli uccelli che si mescola al fischio del vento, l'immensa solitudine, la maestosità della natura... Percorriamo dei tratti in cui il fondo diventa impegnativo, ma con la dovuta attenzione non ci sono problemi, è solo alla fine del percorso, arrivati sulla pianura, troviamo un pò di sabbia molle, che superiamo senza difficoltà anche se in due, e poi imbocchiamo il "pistone" che porta a Segdud e da cui si gode una cartolina sulle montagne, e rimaniamo sbalorditi da tanta bellezza.
Tutto questo è la magnifica Pista Rommel...
Estratto dal fantastico DVD disponibile "Tunisia MotoRaid 2010"
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