Il Laerdals-tunnelen, che con i suoi 24 km e mezzo rappresenta la galleria più lunga del mondo, ed il Cecca grande appassionato di primati non poteva certo farselo scappare;
Preikestolen, "pulpit rock", la roccia di granito alta ben 600 mt, raggiungibile solo dopo due ore di impervio cammino, e da cui si gode un immagine indimenticabile del Lysefjord. Guardare giù dalle sue tre pareti a strapiombo è un'esperienza che sconsigliamo a chi soffre di vertigini;
Abbiamo avuto il piacere di ammirare l'Hurtigruten, uno dei battelli postali della famosa flotta norvegese
Il ponte di Malmo che collega Danimarca e Svezia;
Durante i primi chilometri in Norvegia eravamo smaniosi di incontrare le famosissime renne, ma all'inizio nulla! Pensavamo di tornare a casa senza averne vista neppure una. Macchèèè!!!!! Salendo verso nord si incontrano eccome, e ad un certo punto cominciano a sbucare dappertutto, con buona pace del motociclista che se le può aspettare in mezzo alla strada dietro ad ogni curva...;
La natura in Norvegia manifesta tutta la sua grandiosità, soprattutto quando dalle nuvole, ahinoi! spesso compagne di viaggio insistenti e minacciose, fa capolino il sole che rende ancor più fantastici paesaggi mozzafiato;
Le caratteristiche casette di legno colorate così tipiche di questi luoghi;
In questo caso, come in numerosi altri in Norvegia, parlare di specchio d'acqua ha un suo senso;
Un freddo intenso, vento fortissimo e pioggia battente ci hanno accompagnato nella tappa di avvicinamento al Circolo Polare, questa costruzione ne è il punto di accoglienza turistico;
Non si possono non associare le renne al popolo Sami, popolazione indigena della Norvegia che vive prevalentemente proprio dell'allevamento della renna domestica;
Figli del sole e del vento, è così che amano farsi chiamare i Sami. un popolo che resta legato alla tundra e a uno stile di vita regolato ancora dai ritmi delle stagioni;
Una sosta per recuperare le energie nelle splendide ed indimenticabili isole Lofoten, sullo sfondo l'affascinante villaggio di Reine, immerso in una laguna azzurrissima e circondato da guglie altissime;
La A° rappresenta l'ultima lettera dell'alfabeto norvegese, come per noi la Z. E' stato dato questo nome proprio perché A° è l'ultimo villaggio delle Lofoten. E' un museo vivente, abitato da pescatori e in cui si possono ammirare file di "rorbuer" rossi (le case dei pescatori);
Le rastrelliere per l'essicazione del merluzzo, la maggior parte del quale viene esportato in Italia, sono un'altro elemento che caratterizza A°;
Paesaggi affascinanti, indimenticabili che da soli valevano l'intero viaggio;
La luce che cambia mano a mano che si sale verso nord, così come aumenta progressivamente la lunghezza del giorno rispetto al buio notturno;
Le hytte, casette di legno che si trovano in tutti i campeggi norvegesi, hanno rappresentato un punto fermo del nostro viaggio. Sono una sistemazione ideale: moto parcheggiata a vista d'occhio, l'occorrente per cucinare e permettono di restare a stretto contatto con la natura;
La sera prima di dormire, all'interno della hytta, il Cecca studia l'itinerario per il giorno successivo;
Il fiabesco sentiero dei Trolls, Trollstigen...;
Luogo in cui bisogna prestare la massima attenzione a causa della possibilità di attraversamento di Troll.
La vista della valle dei Trolls è mozzafiato;
Conoscenza con abitanti del luogo (!)
Mancano solo 197 km a Nordkapp e 528 km a Kirknes (confine con la Russia). Kirknes ha rappresentato un ulteriore tappa del nostro viaggio;
Siamo ormai a pochissimi km da Nordkapp, e siamo accolti da una nebbia che rende tutto ancora più magico;
Pieni di entusiasmo siamo ormai pronti ad assaporare il mitico sole di mezzanotte, senza naturalmente mancare di rendere i dovuti omaggi alla nostra ammiraglia che come sempre si è mostrata un'affidabile compagna di avventure;
La rupe si mostra nella sua magnificenza, donandoci un panorama bellissimo sul Mar Glaciale Artico.
Una notte magica ...
Un bellissimo sogno ...
...
1 commento:
Beh, che dire, mi sembra giusto che sia il primo a commentare questo report (forse il primo commento di tutto il vostro blog!?). Di tutti i vostri viaggi questo secondo me, e voi sapete il perchè, è senz'altro il migliore e più entusiasmante. Sono luoghi, atmosfere, suoni, profumi, luci, colori e genti che ho conosciuto anch'io seppure con altri mezzi di esplorazione diversi dalle due ruote che hanno lasciato un segno indelebile nei miei ricordi. E che mi ripropongo di rivisitare in un prossimo futuro con lo stesso mezzo di indagine che voi avete usato: la moto. Alla ricerca, se ce ne fosse bisogno, di aggiungere altre emozioni a quelle che già mi porto dentro. Già, la moto, e quale moto!! La stessa che ha già percorso in lungo e in largo quelle stesse latitudini e longitudini. Anche le moto hanno un'anima. Non è straordinario??
Posta un commento