Questo paese che assomiglia alla testa di una giumenta venuta al galoppo dall'Asia lontana per immergersi nel Mediterraneo (Nazim Hikmet, poeta turco) è l'immagine che esprime la vera essenza della Turchia, quella di un ponte tra oriente ed occidente. La Turchia che noi abbiamo vissuto ha la testa rivolta all'Europa, ma il cuore radicato in Asia, un paese profondamente islamico in uno degli stati più laici del mondo, con tutti i contrasti e le contraddizioni che ne conseguono.
Una terra sorprendente che non ha lesinato di farci scoprire luoghi a dir poco stupefacenti, fonte inesauribili di suggestioni: Istanbul, il Nemrut Dagi e la civiltà dell'antica Mesopotamia, la Cappadocia, Pammukkale, Efeso, il fascino della via della seta, il mistero dell'Arca di Noè del Monte Ararat ...
Tutto questo, unito all'ospitalità, alla cordialità e al calore delle persone incontrate, hanno fatto del nostro viaggio in Turchia un'avventura davvero indimenticabile!!!

Il viaggio in sella alla nostra moto, una BMW 1150 GS ADventure, si è sviluppato attraverso 7 paesi, sono stati percorsi esattamente 10.826 km in 22 giorni
Quale luogo migliore della Basilica di Assisi per iniziare la nostra avventura alla ricerca dell'Arca di Noè?
Gli amici del motoclub Città di Assisi ci hanno organizzato una vera e propria "cerimonia" di saluto in occasione della nostra partenza

... con tanto di striscione commemorativo

Inizia così ufficialmente il nostro viaggio verso il Monte Ararat

Il passaggio ad ogni frontiera è emozionante, tanto più quelle dei paesi dell'est che evocano ben altre pagine di storia

La campagna ungherese ci accoglie con il giallo della sua estesa campagna

ove la modernità e la tradizione paiono convivere, creando però dei contrasti evidenti

ed in Romania queste contraddizioni si fanno ancora più evidenti

Non è difficile incontrare sulla stessa strada un carretto trainato da un'anziana signora ed un Suv di ultima generazione superaccessoriato

Sono veramente pochi i motociclisti, e quei pochi destano la nostra curiosità

La mancanza di autostrade, lo stato della viabilità, una condotta di guida quantomeno discutibile hanno reso l'attraversamento della Romania particolarmente impegnativo
Tanto che arriviamo solo in tarda serata al confine con la Bulgaria

Il nostro passaggio è sempre accompagnato da un saluto gentile

Non siamo gli unici a circolare in moto

Così come sono molte la famiglie che utilizzano i carretti per spostarsi

Un "agglomerato di case" alla periferia di Sofia fa riflettere sulle diffioltà del post-comunismo ...

Non si poteva lasciare la Bulgaria senza una visita al famigerato Monastero di Rila

L'ingresso conduce in un luogo incantevole
Nel chiostro oltre a godere della bellezza artistica si respira un'atmosfera religiosa del tutto particolare
Gli interni della cappella sono bellissimi
E' la prima volta che assistiamo ad un rito ortodosso

Affreschi ricoprono ogni centimetro

... sia degli interni che all'esterno

Lasciata Rila, giungiamo in giornata al confine con la Turchia

L'emozione si fa sentire quando giungiamo alla frontiera

Alla dogana l'attesa dura l'intero pomeriggio, ma il morale è alle stelle!

Decidiamo di percorrere il viaggio in senso antiorario, attraversiamo quindi con il traghetto lo stretto dei Dardanelli che ci conduce sulla sponda asiatica, a Canakkale

dove, in onore al poema omerico, il cavallo costruito per la realizzazione del film Troy è posto nei pressi della passeggiata del lungomare

A Troia invece, dell'antica città è rimasto veramente poco

Comunque il piccolo paesino di Troia, ci rivela alcuni scorci interessanti

siamo attratti da un'anziana signora intenta a risistemare il forno in giardino

Izmir (Smirne) la terza città della Turchia, la vediamo solo dall'alto nel trasferimento verso Efeso

Fabrizio approfitta delle abbondanti colazioni turche prima di partire per la visita al famoso sito archeologico di Efeso

Il sito archeologico è davvero interessante

La biblioteca di Celso rappresenta la "meraviglia" della visita

Ma l'intero sito è veramente interessante

Lungo la panoramica strada che conduce al santuario della Vergine Maria

Meryemana, il santuario è stato costruito ove si ritiene sorgesse la casa in cui morì Maria

Durante la nostra visita abbiamo avuto il piacere di conoscere una delle giovani suore custodi del santuario

Abbiamo catturato un'immagine che racchiude in sè l'essenza turca: la bandiera, ovvero il nazionalismo laico di Ataturk, e sullo sfondo una moschea, ovvero l'islam.

Il proprietario di questa pensioncina ci aveva accolto dicendo che la moto sarebbe stata al "coperto"durante la notte, e per mantenere la sua promessa ha candidamente adagiato sul mezzo una coperta!!!

Ci troviamo in uno dei luoghi più incantevoli della Turchia

siamo immersi fino alle ginocchia nelle vasche di acqua calda di Pamukkale

Pamukkale, detta "il castello di cotone",

cascate pietrificate, terrazze di un bianco accecante

Le sorgenti di acqua ricca di sali di calcio in migliaia di anni hanno accumulato sedimenti sulla montagna, dando vita a questo spettacolo della natura

A Pammukkale si trova anche la necropoli di Hierapolis, composta da centinaia di tombe

E' una sorta di cimitero monumentale dove sono ancora conservati i resti dell'apostolo Filippo

Ogni volta che ci fermiamo a fare rifornimento, facciamo esperienza della cordialità, dell'ospitalità dei turchi, non ci lasciano mai ripartire senza averci offerto il cay (thè), il "bicchiere dell'amicizia"

Ci addentriamo verso l'interno, ed il paesaggio cambia notevolemente

incontriamo villaggi di montagna che paiono essere fermi in un antico passato

... su strade che ci portano a visitare la steppa anatolica

Giungiano a Konya, capitale dei dervisci rotanti, monaci musulmani seguaci di Mevlana
"Molte strade conducono a Dio; io ho scelto quello della danza e della musica" (Mevlana)
E' stato coinvolgente assistere alla singolare cerimonia dei derivisci rotanti. Danzano vertiginosamente, roteando sulle punte dei piedi con una mano rivolta verso il cielo, e l'altra verso la terra

L'antica via della seta, quali suggestioni evocano in noi questi luoghi !! E' emozionante pensare di essere fermi sulla strada, là dove in passato, viaggiavano le carovane cariche di tessuti preziosi provenienti dalla Cina

Ogni villaggio meriterebbe una visita, ma la strada da percorrere è ancora lunga

Per chilometri, lungo l'antica strada carovaniera che attraversa l'arido altopiano anatolico non incontriamo nessuno

La maggioranza delle donne indossa il velo, e spesso l'abito nero che lascia scoperti solo gli occhi

I tappeti vengono posti lungo la strada per renderne più forti le fibre

Amici incontrati lungo il percorso
Il caravanserraglio di Sultanhani

E' uno dei caravanserragli meglio conservati.

Quella che doveva essere la stalla per gli animali delle carovane

all'interno del cortile vi è anche una moschea

Fabrizio sembra affascinato da questo luogo

Uno dei ragazzini che da del filo da torcere al custode del caravanserraglio, si infila all'interno e cerca di vendere cartoline ai turisti

E' ora però di ripartire, la Cappadocia ci aspetta

La nostra visita nella bellissima regione della Cappadocia inizia dalla valle di Ihlara, un profondo canyon scavato nel tufo. Il panorama è mozzafiato.

Gli spettaccolari camini delle fate della valle di Zelve

Siamo immersi in un paesaggio da favola


Si ammira dall'alto una vallata surreale

A Goreme visitiamo il museo all'aperto

Ci facciamo catturare dalle chiese scavate nella roccia

I bambini sono i primi ad avvicinarsi per fare amicizia. Contiamo di arrivare prima del buio al Nemrut Dagi.

All'alba, emozionatissimi percorriamo questa impervia mulattiera per raggiungere uno dei luoghi più eccezionali dell'intero viaggio: il Nemrut Dagi

Il Nemrut Dagi, il tumulo sotto cui si fece seppellire più di 2000 anni fa il re Antioco I

Le statue colossali delle 5 divinità

Le teste si sono staccate dai corpi a seguito di un terremoto

Apollo, la Commagene, Giove, Ercole ...

Siamo rimasti i soli a godere di questo incredibile luogo, da cui si gode un magnifico panorama dell'antica Mesopotamia

Il Mausoleo sorge a 2150 mt di altezza e la neve non si è ancora sciolta

Abbiamo fatto amicizia con i due simpaticissimi gestori del motel posto ai piedi del mausoleo.
Proseguendo verso est le condizioni delle strade si fanno sempre più critiche. Il calore fa sciogliere il catrame che per fortuna più che scivoloso diventa colloso, comunque si avanza a fatica.

Il paesaggio cambia nuovamente più ci dirigiamo verso oriente

Tutto diventa più polveroso ed afoso
Gli scorci di alcuni agglomerati incontrati lungo la strada danno un'idea di quanto ormai distanti siamo da casa

Il Monte Ararat domina dall'alto dei suoi 5137 metri e rappresenta il giro di boa della nostra avventura

Sulla strada del rientro ci fermiamo ad ammirare il lago salato di Touz Golu


Il bianco del sale è accecante
Istanbul si è mostrata all'altezza delle nostre aspettative. E' davvero entusiasmante poter posare davanti alla Moschea Blu...

La vivacità del Bazar egiziano è coinvolgente

Il Ponte di Galata con i suoi pescatori

Il Gran bazar, il mercato coperto più grande del mondo, conta più di 4000 botteghe

Aya Sofia

Non abbiamo perso l'occasione di navigare sul Bosforo

Sullo sfondo la la Torre di Galata

I piatti a base di kebab di Istanbul sono davvero ottimi

Lasciamo la Turchia con la consapevolezza di aver vissuto un'esperienza unica. Ancor prima di attraversare il confine con la Grecia, sentiamo nostalgia di questo paese che ci ha catturato il cuore

Ci accampiamo in Grecia e la stanchezza comincia a farsi sentire ...

Il canale di Corinto offre un colpo d'occhio impressionante, le grandi navi sembrano passare a malapena tra questo strettissimo corridoio di roccia

Approfittiamo del passaggio in Grecia per visitare i famosi monasteri ortodossi, le Meteore

Il paesaggio è pittoresco

I monasteri costruiti sulle sommità delle rocce sono incantevoli


I monaci sono molto riservati, e non sembrano particolarmente affabili con i turisti. Fabrizio ha faticato parecchio per catturare questa immagine



Abbiamo visitato l'interno di uno dei monasteri. Le donne non possono entrare in pantaloni, quindi all'entrata mettono a disposizione queste gonne

Ormai il viaggio sta giungendo al termine, è giunto il momento di prendere la strada del ritorno

Durante le ore di attesa al porto di Igoumenitsa la stanchezza accumulata durante l'intero viaggio sembra caderci addosso

L'arrivo al porto di Bari
Dopo 22 giorni siamo pronti a sbarcare di nuovo sul territorio italiano

Gli amici Romualdo, Francesco ed Antonio ci vengono incontro lungo la strada del rientro

La nostra avventura termina là dove era cominciata ...
nella bellissima cornice della Basilica di San francesco di Assisi
VIDEO DEL MONASTERO DI RILA
Nessun commento:
Posta un commento