Il nostro viaggio in moto alla scoperta della Tunisia continua ... lasciate le tre oasi di montagna di Tamerza, Midès e Chebika
... la visita alle case troglodite di Matmata ci ha condotto all'interno di una delle 700 abitazione dei berberi matmata ricavata all'interno di un cratere. Costruite per ripararsi dalle invasioni arabe.
Nuclei abitativi che mantengono una temperatura alquanto costante, riparando dal caldo d'estate e dal freddo d'inverno
Da Matmata a Tataouine abbiamo percorso una bella e panoramica strada di montagna, e dietro ad una curva ci è apparsa questa spettacolare immagine di Toujane
Un villaggio color sabbia che si integra perfettamente nel paesaggio circostante e che ha meritato una sosta di ammirazione prima di raggiungere Tataouine, che è stata la nostra base per la visita agli Ksour
Senza ombra di dubbio lo Ksar meglio conservato, il più pittoresco è Ksar Ouled Soltane.
Anche in questo caso, la visita di prima mattina ci ha concesso la scoperta di uno dei luoghi più affascinanti in completa tranquillità.
Eravamo gli unici visitatori ad ammirare questo luogo di straordinaria bellezza
Il sito è gestito da alcuni ragazzi del luogo che si mantengono disegnando piccoli acquarelli dello ksar e che non hanno mancato di spiegarci con orgoglio la particolarità del posto
Sembra di essere in un set di una favola ...
... ove il tempo sembra essersi fermato in un qualsiasi istante del passato
quando nelle ghorfe dello ksar si custodivano olio, cereali, foraggio, lontano dai predoni
All'esterno dello Ksar la nostra moto era testimone del gioco preferito dagli anziani tunisini, un passatempo per cui serve solo qualche tappo e qualche sassolino, il "kharbga"
Sono soprattutto i ragazzini ad essere incuriositi dalla moto
Per raggiungere lo Ksar di Douratte imbocchiamo una pista che mette in evidenza la straordinaria vocazione della nostra moto per questi percorsi off-road: passaggi di sabbia molle e l'attraversamento di alcuni ouadi pietrosi
Questa difficile pista ci ha però condotto alla scoperta di paesaggi stupendi, in mezzo alle aride montagne color ocra. E' qui che assaporiamo il piacere di viaggiare in moto.
Lo Ksar di Douarette
le cui ghorfe si confondono con la montagna che le ospita
E' il paesaggio che ci circonda ad affascinarci notevolmente
lo ksar che si sgretola col passare del tempo
Da Douarette riprendiamo la strada alla volta dello Ksar di Chenini
Anche in questo caso la nostra moto ci porta alla scoperta di un'altra pista circondata da scenari mozzafiato
Chenini è un altro ksar perfettamente incastonato nella montagna
Speroni di roccia che contrastano con la limpidezza dell'azzurro del cielo
Non si riesce certo ad immaginare quando in questa area c'era il mare
Le ghorfe di Chenini
sovrastate dalla moschea immacolata
Ma il vero gioiello di Chenini per noi è stata la piccola moschea che si nasconde dietro la montagna, con il suo piccolo minareto pendente e le tombe dei giganti
E' l'affascinante moschea dei sette dormienti
Un'altra occasione per scambiare quattro chiacchiere con le guide e il custode del posto
Vicino la moschea la tomba di un marabout.
Il marabout è una sorta di santone che praticava il digiuno e la meditazione come forme di avvicinamento a Dio, e ai quali i tunisini, molto superstiziosi, si rivolgono per chiederne i favori
La visita alla regione degli Ksour è continuata degnamente con lo ksar di Guermessa
Guermessa si raggiunge dopo 7 km di pista sassosa, ma una volta che termina l'ultima curva quello a cui ci si trova di fronte è uno spettacolo degno di nota
Lo ksar appare in lontananza come un alveare
Anche in questo caso la strada che conduce al villaggio fortificato è uno spettacolo
Molto carina la moschea bianca che spicca rispetto a tutto il resto
Il caldo in queste giornate ha cominciato a farsi sentire
quindi niente di meglio che trovarsi a queste altezze per respirare un pò d'aria
Il panorama che si gode sui dintorni è veramente indimenticabile
L'ultimo Ksar prima di lasciare la regione di Tataouine è Hedada
dove dobbiamo salutare questi magnifici Ksour
A El-Jem l'anfiteatro romano ci accoglie sotto una pioggia intermittente
Il "piccolo Colosseo" è in ordine di grandezza il terzo monumento romano al mondo, dopo l'anfiteatro di Roma e Capua
Con la visita a questo gioiello della romanità non ci restava che tornare verso Tunisi dove ci attendeva la nave per Palermo.
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