Marocco in moto

Gli imponenti paesaggi montuosi e le magnifiche foreste del Rif , la ricchezza delle città imperiali, le foreste di cedro del Medio Atlante, i suggestivi altipiani dell'Alto Atlante, il silenzio e la calura del deserto, la fresca bellezza di oasi e palmeti, ma non solo, Moschee e Minareti, il richiamo alla preghiera del Muezzin, le Mederse, le Medine, le Kasbeh ci hanno fatto scoprire, in sella alla nostra moto, un BMW 115o GS Adventure, un Marocco affascinante, dai mille volti, un paese di contrasti.

Maghreb-el-Aqsa, Estremo Occidente, è il nome arabo del Marocco. Un paese in cui dietro alla facciata occidentale abbiamo scoperto quella araba-musulmana profondamente radicata nelle sue tradizioni, che è riuscito ad accompagnarci gradualmente in lontane suggestioni ...

Tutto questo però richiede un pegno, ovvero resistere e non farsi sopraffare dal volto più prosaico e più turistico, anch'esso presente in questo splendido paese ...


La locandina che traccia il nostro itinerario, la stessa attaccata ad una delle borse laterali della moto


Non abbiamo saputo resistere al richiamo del primo dromedario incontrato poco dopo la frontiera marocchina


....E neppure al primo cartello stradale scritto in arabo

La città blu, città Santa, Chefchaouen è la località più bella del Rif


Gli abitanti di Chefchaouen pitturano da sè, ognuno con tonalità di blu diverso, strade, porte e finestre, ed il risultato è veramente pittoresco


Il Suk è ricco di fossili, prodotti tipici, spezie, stoffe ...



E' affascinante perdersi tra gli stretti vicoli scoscesi della medina, ed assaporare la proverbiale calma dei sui abitanti


Il nostro passaggio è sempre stato accompagnato dal saluto timido delle giovani donne,



dall'allegria e dalle feste, non sempre disinteressate dei bimbi






... infatti spesso il loro obiettivo è quello di ottenere qualche dirham dai turisti






Il caldo si fa sentire sulla strada verso la città impriale di Fés, non si disdegna quindi una pausa all'ombra, tanto più che ogni sosta si traduce nell'occasione per conoscere qualche amico, o per osservare semplicemente il procedere della vita in questi luoghi.







Una delle quattordici porte di accesso a quel dedalo di passaggi pedonali, scale, cortili che è la medina di Fès








I negozi sono aperti fino a tarda sera


e quando ad una certa ora della sera i turisti lasciano la medina, i bambini si impradoniscono dei vicoli stretti per giocare a pallone


e diventiamo noi elemento di curiosità degli abitanti e dei venditori di strada


Lasciando le città imperiali di Fès e Meknes si affronta il volto meno convenzionale del Marocco, queste sono le tipiche abitazioni dei pastori del medio Atlante


Un circuito conduce all'interno di una spettacolare foresta di cedri


Cedri che hanno dimensioni impressionanti


Si tratta di una strada bianca nel percorrere la quale abbiamo avuto un incontro ravvicinato con gli invadenti abitanti del luogo



Si sperimenta una curiosità reciproca


Nelle foreste si contano più di duecento mila esemplari


Splendide cartoline dall'Atlante




Colori meravigliosi a corollario di villaggi di pastori





Le cicogne sui tetti delle case di Ifrane


I magnifici altipiani del Medio Atlante diventano una tentazione off-road irresistibile per il Cecca




Chilometri e chilometri immersi solo nella natura e nel silenzio dell'altopiano





La strada che si snoda verso sud e attraversa l'Atlante è un susseguirsi di paesaggi mozzafiato


Lungo il fiume Ziz l'arida roccia lascia spazio ad una natura rigogliosa e feconda


La sorgente blu di Meski è l'occasione di una conoscenza con il proprietario di un negozio di prodotti artigianali


Il rito del tè alla menta è diventato parte integrante del viaggio, segno dell'ospitalità marocchina


Dal nostro amico abbiamo acquistato sciamù, il piccolo dromedario che ci accompagnerà nel nostro viaggio e che tanta curiosità susciterà al nostro passaggio, soprattutto lungo la strada del ritorno





Si affacciano alla nostra vista i primi villaggi di fango che ci accompagneranno fino al deserto




Il caldo diventa sempre più opprimente e la necessità di bere litri e litri di acqua si fa sempre più impellente


Kasbeh e minareti svettano tra la sabbia che comincia a prendere sopravvento


Si cominciano ad assaporare i tipici paesaggi predesertici




Fino a quando un vero spettacolo naturale si presenta ai nostri occhi, il lavoro di erosione compiuto in milioni di anni dallo Ziz


Un'impressionante scorcio delle Gole dello Ziz


Abbandonare la strada principale si trasforma ogni volta in un'occasione per assaporare scenari indimenticabili

La bellissima porta di Er-Rachidia segna la nostra entrata nella suggestione del deserto del Marocco

La strada che conduce all'Erg Chebbi è una lingua di asfalto rovente, la sensazione è di caldo asfissiante
Distese di sabbia ed un sole accecante segnano il nostro arrivo al piccolo villaggio di Merzouga, situato ai piedi delle dune dell'Erg Chebbi


Un villaggio vicino a Merzouga, avamposto del confine algerino, ed anche se pare abbandonato, è invece ancora abitato dai militari


Suggestiva casba ai piede dell'Erg Chebbi


La visita ad un villaggio posto ai piedi delle dune si è concluso con la tipica musica berbera che è risuonata spesso lungo il nostro percorso

Una foto con l'amico Mohamed


Ma il vero spettacolo dell'Erg Chebbi è la Grande Duna, camminare all'alba sulla sua sabbia finissima diventa l'esperienza più entusiasmante che il deserto ci ha offerto


... il sole che sorge oltre le dune, là dove il deserto non appartiene più al Marocco ma all'Algeria. Ci facciamo completamente conquistare dal silenzio, dalle tonalità che cambiano al levarsi del sole
Naturalmente per visitare la Grande Duna ci siamo affidati ad animali che il deserto lo conoscono bene


Il tragitto sul dromedario si è rivelato davvero divertente


Il Cecca, lasciata momentaneamente la moto, è indeciso se affrontare le dune con gli sci o lo snow board


Ma a noi non basta raggiungere la Grande Duna in groppa al dromedario, noi vogliamo arrivarci in sella alla nostra Ammiraglia, e dunque percorriamo la pista che ci conduce verso la nostra meta

Ed infatti anche se carichi riusciamo a raggiungere le dune e la nostra euforia cresce, tanto che non sentiamo neppure il caldo che si fa sempre più insistente


La vittoria di aver raggiunto attraverso un viaggio bellissimo il nostro deserto ...


Le dune, la moto, un berbero, quale immagine più bella da portare con noi verso casa



In onore di sciamù!!



Sulla strada del ritorno l'Atlante ci offre scenari favolosi


... strade rubate alla roccia


... pittoreschi villaggi mimitizzati nel paesaggio


Ma durante il viaggio ci siamo concessi anche qualche momento di relax. Questo bellissimo fortino, nei pressi di Ouarzazate, ci ha accolto con la sua piscina ed il suo ristorante nel quale abbiamo assaporato alcuni gustosissimi piatti tipici


Questa invitante tavolata mostra come durante il nostro viaggio marocchino non abbiamo certo rinunciato ai piaceri della tavola


ma dopo tanto mangiare arriva anche il momento della siesta all'ombra di una palma


Attraversando le montagne, il deserto sembra ormai molto lontano


... l'Atlante ci saluta con un'immagine impressionante

Anche nei luoghi che paiono disabitati, spunta dal nulla il sorriso di un ragazzino attirato soprattutto dalla moto, la nostra Ammiraglia che ancora una volta ci ha accompagnato in un'indimenticabile avventura.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

fantastico complimenti ragazzi grandissimi un bell giro

Anonimo ha detto...

Bellissimo ragazzi ma avete intenzione di ritornarci..vorrei unirmi a voi per il prossimo giro li... a presto Salvo da Catania