Cosa non perdere in un viaggio in moto in Marocco

E' sempre difficile indicare a chi si appresta a scoprire un paese le cose da vedere, da non perdere, e questa impresa è ancora più ardua per una terra così poliedrica come il Marocco.

Marocco dalle mille sfaccettature, ognuna delle quali merita di essere conosciuta.

Noi normalmente rifuggiamo dalle grandi città, poco propensi ad abbandonare l'alchimia che si crea tra il viaggio in moto e i nostri favolosi itinerari che vengono appositamente pensati per godere delle bellezze che nostra Madre Terra offre ai nostri occhi. Quindi non saranno le grandi città che noi ci sentiamo di consigliare durante una vacanza in moto ...

Sbarcati a Ceuta, la strada costiera a strapiombo sul mare verso est è bella, ma bellissima diventa quella che conduce da Tatouine a Oued Laou, così come splendidi gli scenari che si aprono lungo la strada interna che conduce da lì a Chefchaouen,” la città blu”, uno dei paesi più pittoreschi dell'intero Marocco con le sue case di un bianco candido, adornate da porte e finestre colorate di blu.

Tra le città imperiali la bellissima Fès, meriterebbe una visita approfondita se non fosse però per le cosiddette “false guide” che rendono piuttosto arduo visitarla in tranquillità. Per questo, noi preferiamo di gran lunga Meknes che si lascia scoprire in tutta calma e che permette di abbandonare le vesti del turista. E' bello girare tra l'animato e variopinto suk, assistere agli spettacoli improvvisati nella grande piazza mentre si viene inebriati dai profumi delle pietanze speziate che possono essere consumato seduti attorno a tavoli insieme alle persone del posto.

Nell'Atlante invece è veramente bello l'itinerario verso Azrou, che trova il suo apice nel Belvedere di Ito, e da Azrou da non perdere la strada nella foresta dei Cedri che si snoda attraverso un paesaggio meraviglioso, e per i più fortunati l'incontro con le scimmie che abitano il posto sarà la ciliegina sulla torta di una giornata fantastica.

A sud ovest di Azrou meritano una visita le spettacolari cascate del fiume Ouzoud, le più alte del Marocco, alte ben 110mt. Noi abbiamo avuto la fortuna di visitarle di domenica, quando il posto diventa un insieme multiforme di suoni, colori, vociare e cantare dei ragazzi del posto che qui si incontrano per i pic-nic della domenica.

Sempre nell'Atlante la pista che conduce al Circo glaciale di Jaffar regala panorami mozzafiato, ha però un prezzo, la pista per attraversare le montagne è veramente difficile, da non sottovalutare soprattutto in primavera quando si rischia di trovare ancora neve, o comunque molto fango.

Lasciate le montagne si deve una visita all'affascinante palmeto di Goulmina, che al tramonto offre immagini indimenticabili da conservare nei ricordi.

Da Goulmina parte poi una pista stupefacente, tra palmenti, ksar color ocra, gole spettacolari e guadi da attraversare, che porta a alla straordinaria bellezza delle gole del Todra e Dades.

Un altro scenario spettacolare è quello che si ammira nella Valle delle Rose, un percorso tra rocce color rosa.

Un'altra perla marocchina è il meraviglioso ksar di Ait Benhaddou, da non perdere assolutamente con la luce del tramonto che crea un'atmosfera inenarrabile.

Tutto questo fa da cornice alla straordinaria immensità del deserto ...



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