AbuSimbel MotoRaid: attraversando l'Egitto - 2^ parte -

Stiamo percorrendo la meravigliosa, quanto assolata e deserta, strada che collega le Oasi del Deserto Occidentale egiziano (Bahariyya Oasis, Farafra Oasis, Dakhla Oasis, Al-Kharga Oasis)


Lasciata Dakla, dove abbiamo pernottato, il nostro itinerario continua attraverso scenari desertici dove ormai, dopo così tanti chilometri, iniziamo anche a sentirci a nostro agio, la tensione si scioglie e cogliamo appieno il fascino dell'essere soli in mezzo a queste distese di sabbia.


Ancora una volta è la Natura che la fa da padrona


Ma ad un certo punto la strada pare perdersi tra le dune... ma questa è un'altra storia...



Verso sera riusciamo a raggiungere Luxor e, dopo aver trovato una sistemazione per la notte, andiamo alla scoperta della città. La prima tappa è il magnifico tempio di Luxor situato proprio nel cuore cittadino

L'impatto emotivo con l'imponenza del Tempio è forte. L'atmosfera notturna rende ancora più affascinante la visita...


Quì tutto è colossale, le statue



i colonnati



Iniziamo a comprendere a fondo l'interesse che la storia dell'antico Egitto suscita nell'uomo...



Il magnifico cortile circondato dalle splendide ed altissime colonne magnificamente conservate



Si resta letteralmente ad occhi sbarrati davanti al forte contrasto della grandezza del tutto rispetto all'eleganza e alla finezza dei particolari


Passiamo un paio d'ore all'interno del tempio completamente rapiti dalla sua bellezza



Ma prima di salutare questo luogo ci giriamo ancora una volta ad ammirare le sei colossali statue di Ramesse II



e l'obelisco di granito rosa posto di fronte.


Lanciamo ancora uno sguardo al viale delle sfingi che conduceva un tempo ai templi di Karnak che visiteremo domani.



All'uscita dal Tempio di Luxor veniamo immediatamente "agganciati" da due simpatici cocchieri che si prestano a farci visitare la città a bordo del loro calesse. A noi i mezzi alternativi ci piacciono molto quindi non vediamo nessun motivo per rifiutare...



Anzi, la mattina seguente sono proprio loro che ci conducono, sempre in calesse, alle porte del complesso di Karnak



Un immenso sito che si estende per ben 2 km quadrati dove tutto ma proprio tutto ha proporzioni gigantesche



Camminiamo con lo sguardo all'insù nella grande sala ipostila in grado di contenere contemporaneamente la Basilica di San Pietro e la cattedrale londinese di St Paul con i suoi 134 pilastri papiriformi, lo "stagno di papiri"


Visti dal vivo i famigerati geroglifici hanno una potenza ipnotica


E' una visita a cui dedichiamo tutto il tempo necessario, senza fretta cerchiamo di assaporare questo luogo quasi "mistico"



Ogni dettaglio ci parla di Loro, di quel popolo vissuto migliaia di anni fa e che ha saputo raccontarci la propria storia attraverso questi magnifici segni sulla pietra



Papiri che ci parlano di vita, di guerra, d'amore e di morte...



Solo ora capiamo perchè così tanti uomini hanno sacrificato il lavoro di una vita a scoprire questo affascinante linguaggio






Trascorriamo così l'intera mattinata alla scoperta di questo grandissimo sito



Completamente immersi tra geroglifici



Obelischi


E quando anche il caldo inizia a farsi veramente sentire, la nostra visita a Karnak si conclude.


L'indomani risaliamo in sella alla moto e viaggiamo lungo il grande fiume che rende fertili i terreni circostanti



Lungo l'itinerario che da Luxor si snoda lungo le sponde del Nilo fino ad arrivare ad Assuan


ci rendiamo conto quanto il fiume sia vivo, parte integrante della vita degli egiziani.


Prima di arrivare ad Assuan ci imbattiamo in un mercato locale


In questo momento, gli egiziani sono troppo occupati nelle loro trattative per accorgersi di noi



Ma la pace dura poco, dopo qualche minuti si accorgono di noi


e capiamo che è meglio girare la chiave, accendere la moto e continuare il nostro viaggio verso Assuan...


Lungo il Nilo si aprono scenari favolosi




e, una volta arrivati ad Assuan non possiamo proseguire da soli. Cerchiamo in tutti i modi di convincere i militari a lasciarci passare, ma niente da fare, ci obbligano ad unirci ad un convoglio militare che parte in piena notte, alle 3.30.


Il convoglio è partito puntuale e dopo aver percorso 280 km in pieno deserto, ed aver assistito ad un'alba indimenticabile, arriviamo alla meta del nostro grande viaggio, il piccolo villaggio di Abu Simbel, nel profondo sud dell'Egitto, ad una ventina di chilometri dal confine con il Sudan.



Il colossale Tempio di Ramesse II di Abu Simbel è il giusto coronamento a questa meravigliosa avventura motociclistica in terra egiziana, la giusta ricompensa a questo nostro viaggiare.


La mitica moglie Nefertari,



il dio del sole dalla testa di falco Ra-Horakhty,


le collossali statue del faraone Ramesse II,



Tutto questo è il grande tempio di Abu Simbel



Ciò che veramente colpisce del luogo è la grandezza, l'imponenza del tempio



Lo sforzo per giungere fin quì è stato pienamente ripagato dalla bellezza del sito



Visitiamo anche il piccolo Tempio di Hathor dedicato alla moglie del faraone, Nefertari.


Abu Simbel si affaccia sul lago Nasser, il lago artificiale più grande del mondo, nato dopo la costruzione della grande diga di Assuan e, sulle rive del lago godiamo dell'ennesimo tramonto mozzafiato



uno di quei tramonti che meritano di essere ricordati



Ma ancora una volta il tempio di Abu Simbel ci aspetta



Assistiamo all'imperdibile spettacolo di luci e suoni che ogni sera va in scena in questo luogo



Uno spettacolo che racconta di un fiume, il Nilo, di un faraone, Ramesse II, dell'amore per la moglie favorita Nefertari...




Lasciamo con un nodo alla gola Abu Simbel, siamo al giro di boa, si torna indietro ...


Ritorniamo ad Assuan e quì ci regaliamo una navigazione sul Nilo a bordo di una feluca



Il capitano della feluca ci conduce alla scoperta della cultura Nubiana, dell'isola di Elefantina, dei pittoreschi villaggi nubiani



Una delle mille immagini dell'Egitto che ci rimarrà scolpita nel cuore e nella mente...



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