Abbiamo lasciato la capitale della Siria, Damasco, alle prime luci dell'alba, prima cioè che "tutti i siriani" potessero buttarsi in massa sulle strade... così nella tarda mattinata siamo già a Daraa, il confine tra la Siria e la Giordania.
Dopo un paio di ore in cui siamo riusciti a sbrogliare la matassa delle procedure doganali, possiamo finalmente entrare in Giordania, o meglio nel Regno Ascemita di Giordania.

Non facciamo nemmeno in tempo a riporre tutti i documenti, che un simpatico tassista ferma la sua macchina in mezzo alla strada, ci guardiamo stupiti perchè non riusciamo a capire l'atto. Nessun problema, vuole solo farsi fotografare accanto alla nostra moto. Salutiamo il simpaticissimo tassista e riprendiamo la strada, ad Amman, capitale della Giordania, non ci fermiamo, siamo diretti a Madaba, la nostra base per visitare il Mar Morto

Sulla bellissima strada che da Madaba conduce al Mar Morto, ci fermiamo sul Monte Nebo.

Prima di noi, Giovanni Paolo II aveva visitato questo luogo sacro, dove si trova il Memoriale di Mosè

Il Monte Nebo è il luogo da cui Dio mostrò a Mosè la Terra Promessa. Infatti, da quì si apre una splendida vista su Gilead, sulla Giudea, su Gerico e sul Negev.

Proseguiamo lungo la strada di montagna che conduce verso il Mar Morto, a metà strada incontriamo un check point e poi tra saliscendi, si apre un itinerario di quelli che non si dimenticano, scenari mozzafiato...

Tanto che riusciamo a godere di un tramonto che consideriamo uno dei più belli mai visti. Siamo avvolti da un'atmosfera surreale, restiamo in silenzio per paura di rompere l''incantesimo che quì si rinnova ogni giorno

Oggi è un nuovo giorno, siamo sul Mar Morto, la più profonda depressione della terra, siamo in un paese mussulmano e le donne arabe vivono il Mare completamente vestite.

Nel Mar Morto l'acqua è talmente salata da creare un effetto galleggiamento unico... Senza muovere un solo muscolo il corpo riesce a galleggiare in un modo difficilmente spiegabile, quello che noi abbiamo battezzato come "il bagno del sughero", è una sensazione stranissima, è solo da provare.

I primi giorni, le donne completamente coperte nei loro veli neri, stoffe che non lasciano intravedere neppure gli occhi, suscitano in noi un certo "disorientamento", un misto di incomprensione, stupore e curiosità, col passare dei giorni si arriva quasi a non farci più caso...

Dopo una magnifica giornata completamente dedicata al Mar Morto, ritorniamo verso Madaba, e per la seconda volta assistiamo alla "cerimonia" del sole che si nasconde dietro quel mitico orizzonte, dietro quella terra che evoca in noi tutte le credenze ed i miti della nostra lunga storia ...

E' arrivata anche il momento di lasciare la tranquilla cittadina di Madaba, imbocchiamo quella che si rivela come una strada stupenda, la Strada dei Re, la King's Highway

Abbiamo però un solo piccolo problema, non siamo sicuri di riuscire a raggiungere la nostra meta entro sera...

Perchè siamo continuamente costretti a fare delle soste...

Come non fermarsi ad ogni curva? Davanti a noi si aprono scenari naturali troppo spettacolari

Siamo ammaliati dalla bellezza dell'itinerario, dalla strada, dalle curve, dalle montagne rocciose e aride che ci circondano. Una strada che un motociclista non può non apprezzare.

La meta del giorno è il luogo più affascinante della Giordania, un vero gioiello

L'antica città nabatea di Petra

Solo dopo aver percorso a piedi il Siq

Il lungo e grande canyon che gli antichi nabatei percorrevano in solenne processione

un lungo corridoio che ora separa il mondo esterno dalle

bellezze della suggestiva "Città Rosa"

E alla fine della lunga gola ecco aprirsi davanti a noi, ciò che da molto tempo sognavamo di raggiungere, il simbolo in assoluto di Petra, e della Giordania, il magnifico Tesoro di Petra:

Al-Khazneh, in arabo

Dal famigerato Tesoro ci addentriamo alla scoperta della grande ed antica città

Visitiamo le tombe reali, i maestosi tempi, il teatro, perfettamente incastonati nel fianco delle montagne

Acquistiamo qualche pietra da un piccolo bimbo che sotto il sole cocente ci riempie di tenerezza

Il caldo nel pomeriggio diventa soffocante, la temperatura arriva a sfiorare i 40 gradi, e per gli abitanti non resta che ripararsi all'ombra della loro storia

Per noi invece, il desiderio di scoprire la bellezza dei luoghi ci spinge ad andare avanti e avanti

Stampiamo nella nostra mente scene "stupefacenti"...

Godiamo della maestosità e della grandezza del luogo prima di rituffarci su ciò che l'uomo è riuscito a plasmare in un'area tanto bella quanto inospitale


Ma arriva anche il momento di congedarci dall'affascinante Petra

Il nostro viaggio in sella alla nostra moto prosegue sulla Desert Hwy, è questa la strada che ci porterà verso la prossima meta, l'Egitto

AbuSimbeeel, arriviamooooo!!!
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