E' stata una scelta vincente aver deciso di attraversare il confine tra Turchia e Siria a Yayladagi, un piccolo confine di montagna. Dal lato turco non ci sono state particolari difficoltà a farsi aprire il piccolo cancello di ferro che divide i due paesi. Più dura invece è stato lo sforzo per farci aprire quello siriano. Fortunatamente però, in questa piccola dogana le procedure vengono quasi tutte svolte in un unico edificio, così basta munirsi di pazienza, capire che il proprio turno in una coda non ha nessun valore e pian piano se ne viene fuori.
Entrare in Siria ha significato entrare in un altro "mondo", la prima destinazione siriana è Hama e per arrivarci abbiamo percorso delle strade secondarie che attraversano piccoli e poverissimi villaggi di campagna, dove le indicazioni o si trovano in arabo o sono inesistenti, dove sei fortunato se trovi qualcuno in grado di capirti...
Una situazione molto diversa rispetto a ciò che invece si trova nelle "grandi" città, gli unici luoghi dove si può trovare un posto dove dormire.

Così, la prima notte ci siamo fermati ad Hama, la città famosa per le sue Norie.

Le norie sono delle gigantesche ruote idrauliche in legno che, attingendo l'acqua dal fiume Oronte, permettevano di irrigari i campi posti più in alto rispetto al letto del fiume.

Trascorriamo la serata a scoprire la città.

Sarà la loro imponenza, le più grandi arrivano a 20 mt di altezza, sarà l'incredibile rumore che producono, ma queste costruzioni gigantesche ci lasciano a bocca aperta.

Si passeggia tra moderni negozi e

tra le bancarelle del suk dove si trovano prodotti di ogni tipo

Iniziamo ad abituarci a vedere donne completamente "velate"


Ma quel che più conta, iniziamo a saggiare di persona il grande senso di ospitalità dei siriani.

Salutiamo la bella citta di Hama e le sue norie

perchè il famigerato cardo di Apamea ci attende.

Il sito di Apamea si presenta in tutto il suo splendore

E' un'esperienza emozionante trovarsi di fronte al famoso colonnato

Visitiamo la meravigliosa Afamia (in arabo)

La bellezza del luogo riesce persino a farci dimenticare il caldo che sin dalle prime ore della giornata diventa soffocante







Per qualche ora siamo rapiti dal fascino di questo luogo, testimonianza di un antico e ricco passato.

Lasciamo Apamea con la consapevolezza di aver visitato un luogo unico, ma un altra perla ci attende...

Qala'at Al-Hosn

Il Krak des Chevaliers il castello crociato più bello del mondo

Mentre tutto intorno la vita di ogni giorno procede lenta

in base ai ritmi della natura

Il Castello dei Cavalieri pare essere immune al trascorrere del tempo




Inoltre, dal castello si possono ammirare veduto fantastiche


In mezzo a tali meraviglie è difficile procedere verso altre mete, ma la strada da percorrere è ancora lunga e la nostra ammiraglia scalpita...

Siamo sulla via di Damasco

La meravigliosa Moschea degli Omayyadi di Damasco, uno dei luoghi più importanti dell'Islam

Visitiamo l'interno della moschea con nelle orecchie la voce profonda dell'imam che in quella lingua incomprensibile crea un'atmosfera surreale.

Sulla strada verso l'antica città di Palmira veniamo "assaltati" dai piccoli di una scuola elementare che,

come l'amico motociclista, sono incuriositi dal nostro abbigliamento e dalla nostra Kappona

La meravigliosa strada che porta a Palmira

Una strada che attraversa il deserto orientale siriano al confine con l'Iraq

L'arrivo a Palmira è qualcosa di straordinario

Già alle porte della città si comprende la grandezza del luogo

I frutti dell'oasi di Palmira, gustosi datteri che fanno bella mostra davanti a molti negozi della città

Rimanere senza parole davanti alla grandezza, alla bellezza del sito è il minimo che può accadere

La nostra visita procede con il naso all'insù tra il Santuario di Bel

tra archi

magnifici edifici

cinta murari

tempi

Saliamo poi sulla collina del castello arabo

da cui si gode un panorama mozzafiato sull'arida pianura circostante

il castello conosciuto come Qala'at Ibn Maan domina Palmira

I resti della città antica sono più splendidi di quanto avessimo potuto immaginare

Ma è soprattutto al tramonto che Palmira sprigiona il suo vero fascino

quando la luce si abbassa


quando il sole si appresta a scomparire dietro l'orizzonte si assiste a una cerimonia magica

ed è con queste immagini negli occhi che salutiamo questo meraviglioso paese
Nessun commento:
Posta un commento