E' stata una scelta vincente aver deciso di attraversare il confine tra Turchia e Siria a Yayladagi, un piccolo confine di montagna. Dal lato turco non ci sono state particolari difficoltà a farsi aprire il piccolo cancello di ferro che divide i due paesi. Più dura invece è stato lo sforzo per farci aprire quello siriano. Fortunatamente però, in questa piccola dogana le procedure vengono quasi tutte svolte in un unico edificio, così basta munirsi di pazienza, capire che il proprio turno in una coda non ha nessun valore e pian piano se ne viene fuori.
Entrare in Siria ha significato entrare in un altro "mondo", la prima destinazione siriana è Hama e per arrivarci abbiamo percorso delle strade secondarie che attraversano piccoli e poverissimi villaggi di campagna, dove le indicazioni o si trovano in arabo o sono inesistenti, dove sei fortunato se trovi qualcuno in grado di capirti...
Una situazione molto diversa rispetto a ciò che invece si trova nelle "grandi" città, gli unici luoghi dove si può trovare un posto dove dormire.
Entrare in Siria ha significato entrare in un altro "mondo", la prima destinazione siriana è Hama e per arrivarci abbiamo percorso delle strade secondarie che attraversano piccoli e poverissimi villaggi di campagna, dove le indicazioni o si trovano in arabo o sono inesistenti, dove sei fortunato se trovi qualcuno in grado di capirti...
Una situazione molto diversa rispetto a ciò che invece si trova nelle "grandi" città, gli unici luoghi dove si può trovare un posto dove dormire.
Sarà la loro imponenza, le più grandi arrivano a 20 mt di altezza, sarà l'incredibile rumore che producono, ma queste costruzioni gigantesche ci lasciano a bocca aperta.
La bellezza del luogo riesce persino a farci dimenticare il caldo che sin dalle prime ore della giornata diventa soffocante
Per qualche ora siamo rapiti dal fascino di questo luogo, testimonianza di un antico e ricco passato.
Lasciamo Apamea con la consapevolezza di aver visitato un luogo unico, ma un altra perla ci attende...
In mezzo a tali meraviglie è difficile procedere verso altre mete, ma la strada da percorrere è ancora lunga e la nostra ammiraglia scalpita...
Visitiamo l'interno della moschea con nelle orecchie la voce profonda dell'imam che in quella lingua incomprensibile crea un'atmosfera surreale.
Sulla strada verso l'antica città di Palmira veniamo "assaltati" dai piccoli di una scuola elementare che,
I frutti dell'oasi di Palmira, gustosi datteri che fanno bella mostra davanti a molti negozi della città
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