Senegal MotoRaid 2014: la strada delle conchiglie



Siamo nel West Sahara, il vento teso che accarezza l'oceano è il vero padrone di queste terre, è lui che spinge fragorosamente le onde contro la scogliera, diffondendone poi le particelle umide tutt'intorno, ed è sempre lui che, una volta a terra, gioca col deserto creandone in continuazione profili diversi. E' lui il responsabile dell'odore di umidità e di salsedine che si respira ovunque e che appanna la visiera del casco e rende l'aria quasi irrespirabile.
A noi non resta che assecondare questa forza della natura che cerca in tutti i modi di strapparci dalla striscia di asfalto che taglia l'hammada come un coltello.
Per nostra fortuna scendendo verso sud, verso la Mauritania, dove l'hammada si trasforma in un vero e proprio deserto di sabbia, le nebbie diventano sempre più rade, il vento lascia la sua morsa e i colori acquistano una brillantezza ammaliante.
Avvolti nel rosso della sabbia e dal blu del cielo, noi restiamo sempre aggrappati alla nostra lingua di asfalto che ci porterà verso quelle terre sconosciute che sogniamo da tempo, verso quei visi scuri che ci diranno di aver finalmente raggiunto quel “pezzetto” di Africa che si era venuta ad insinuare con sempre più insistenza nei nostri pensieri...
Siamo quasi giunti a Nouakchott, la capitale della Mauritania, ormai è da giorni che viaggiamo su questa interminabile strada costiera, tra la nostra Ammiraglia e la striscia di asfalto si è creata una simbiosi, non si capisce più dove finisca l'uno e cominci l'Altra.
La strada è affascinante, è da tempo che si è trasformata in uno stretto nastro di bitume nero che ingloba milioni di conchiglie bianche, e che sotto il calore del sole si screpola e cede.
E' la “nostra strada delle conchiglie”... che ci ha condotto verso i baobab, verso le piroghe, i griot e verso quella terra selvaggia e al contempo ospitale che si chiama Senegal ...




Continua...


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